Dettati di Natale per la Scuola Primaria
La raccolta di dettati di Natale che stavate cerando è finalmente a vostra disposizione per la consultazione e per la stampa gratuita. All’interno di questa pagina troverete infatti tanti dettati realizzati appositamente per gli studenti della Scuola Primaria e suddivisi per le cinque classi, dalla prima alla quinta.
Naturalmente si tratta di brani creati secondo diversi gradi di difficoltà, si va da brevi dettati di poche righe per le classi prima e seconda, fino a testi ben più lunghi e articolati pensati per terza, quarta e quinta.
Oltre a concentrarsi sull’aspetto ortografico dell’attività, i dettati di Natale saranno anche l’occasione per riflettere sul significato della festa e sulle sue molteplici sfaccettature.
Dettati di Natale in PDF da stampare
Se desiderate scaricare o stampare i dettati potrete farlo tramite un semplice clic grazie ai PDF che trovate qui linkati. Abbiamo creato cinque diversi PDF ognuno per una singola classe. Proseguendo troverete invece i testi pronti per la lettura comodamente online.
- PDF | Dettati di Natale per la classe prima
- PDF | Dettati di Natale per la classe seconda
- PDF | Dettati di Natale per la classe terza
- PDF | Dettati di Natale per la classe quarta
- PDF | Dettati di Natale per la classe quinta
Dettati di Natale per la classe 1ª
Il pupazzo di neve
Il Natale è vicino.
Fuori dalla finestra c’è tanta neve.
I bambini fanno un pupazzo di neve.
È grande e bianco con un cappello rosso e una carota al naso.
L’albero di Natale
L’albero di Natale è bellissimo.
Ha tante luci colorate.
Sotto l’albero ci sono dei regali.
Non vedo l’ora di aprirli!
Babbo Natale
Babbo Natale è un uomo buono.
Ha la barba bianca e un sacco rosso pieno di giocattoli.
Viaggia in slitta con le renne.
La letterina a Babbo Natale
Caro Babbo Natale,
quest’anno sono stato molto bravo.
Ho mangiato tutta la verdura, ho fatto i compiti e ho aiutato la mamma.
Per Natale vorrei tanto un trenino elettrico.
Grazie Babbo Natale!
Il Natale sta arrivando!
Le case si riempiono di luci e colori.
Sull’albero ci sono palline, stelle e fili dorati.
Il profumo dei biscotti riempie l’aria.
Babbo Natale prepara i regali per i bambini.
Fuori fa freddo, ma la magia del Natale scalda il cuore.
Dettati di Natale per la classe 2ª
La bicicletta rossa
Era la mattina di Natale e gli occhi di Filippo brillavano di eccitazione mentre strappava la carta colorata. Sotto c’era una scatola enorme e pesante. Con le mani tremanti, sollevò il coperchio e scoprì il regalo più bello che avesse mai visto: una bicicletta rossa fiammante! Saltò giù dal divano e corse ad abbracciare i suoi genitori, promettendo di fare insieme tante belle passeggiate. Quella mattina di Natale era la più bella della sua vita.
La recita di Natale
Le luci si abbassarono e un silenzio carico di aspettativa avvolse la sala. Era la notte della recita di Natale e tutti i bambini erano emozionatissimi. Maria, vestita da stella cometa, tremava un po’, ma la sua voce era chiara quando cantò la prima strofa. Giuseppe, con la sua lunga barba finta, recitò le sue battute con serietà. E Gesù Bambino, cullato tra le braccia di Maria, sembrava dormire davvero. Quando tutti i bambini si riunirono sul palco per cantare insieme “Tu scendi dalle stelle”, un’ondata di calore e commozione avvolse il pubblico. Era stato uno spettacolo indimenticabile.
La nascita di Gesù
In una piccola città chiamata Betlemme, in una notte stellata, nacque Gesù. Maria, sua madre, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro in una locanda. Intorno alla stalla, pastori vegliavano sulle loro pecore. Improvvisamente, un angelo apparve loro, annunciando la nascita del Salvatore. Guidati da una stella cometa, i Magi giunsero da lontano per adorare il bambino e offrirgli oro, incenso e mirra. La nascita di Gesù fu un evento straordinario, celebrato da angeli e uomini, che viene ricordato ogni anno con il Natale.
Dettati di Natale per la classe 3ª
Le vacanze natalizie
Era l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale. La classe era piena di allegria: i bambini ridevano, cantavano e parlavano dei loro programmi per le feste. Sul muro c’era un grande albero di Natale di carta, decorato con stelle colorate e disegni fatti da tutti.
La maestra consegnò i lavoretti natalizi che i bambini avevano preparato: c’erano biglietti pieni di brillantini, renne fatte con le mollette e palline decorate. “Adesso potete portarli a casa e metterli sull’albero!”, disse sorridendo.
Dopo una merenda speciale con biscotti e cioccolata calda, la maestra raccontò una fiaba natalizia. Tutti ascoltavano in silenzio, immaginando renne che volavano nel cielo e un Babbo Natale allegro con il sacco pieno di regali.
Finalmente suonò la campanella. I bambini corsero fuori salutando gli amici e gridando: “Buon Natale!”. Fuori faceva freddo, ma c’era un’aria magica. Tornando a casa, ogni bambino pensava ai regali da scartare, alle luci dell’albero e ai momenti da passare con la famiglia.
Le vacanze natalizie erano iniziate, ed erano piene di promesse e magia.
Gli elfi laboriosi
Nel cuore del Polo Nord c’era grande fermento: gli elfi di Babbo Natale erano al lavoro per preparare i regali. La fabbrica era un luogo magico, pieno di macchinari scintillanti, nastri colorati e montagne di giocattoli da confezionare.
Gli elfi indossavano berretti rossi e verdi e si muovevano velocissimi. C’era chi dipingeva macchinine, chi cuciva vestiti per le bambole e chi impacchettava libri pieni di storie meravigliose. Ogni angolo della stanza era un’esplosione di colori e risate.
Nel frattempo, Babbo Natale controllava la lista dei bambini con un grande sorriso. Appena un pacco era pronto, veniva messo sulla slitta, che intanto si riempiva di regali di ogni forma e dimensione. Le renne, già agghindate con campanelle dorate, aspettavano impazienti di partire.
Quando arrivò la sera tanto attesa, la fabbrica si fermò per un attimo. Tutti gli elfi si guardarono soddisfatti: la magia del Natale era pronta per essere portata in tutto il mondo!
Il significato del Natale
Il Natale è una festa speciale, fatta di luci, sorrisi e momenti da condividere. È il tempo in cui le città si illuminano, le case profumano di biscotti e le persone si scambiano abbracci e auguri sinceri. Ma il Natale non è solo regali e decorazioni: è un momento per fermarsi e pensare a ciò che conta davvero.
Per Anna, il Natale significa stare con la sua famiglia. Adora decorare l’albero con le palline di vetro che sua nonna ha dipinto a mano tanti anni prima. Mentre appende una stella dorata in cima, suo papà le dice sempre: “Questa stella ci ricorda che dobbiamo portare luce nelle vite degli altri.”
Il Natale per Marco, invece, significa aiutare gli altri. Ogni anno prepara con la mamma un sacchetto di dolcetti da donare ai vicini anziani. Vedere i loro sorrisi è il regalo più bello per lui.
Anche dove vive Teresa, il Natale ha un significato speciale. L’intera comunità si riunisce per cantare insieme sotto un grande albero. Non importa se qualcuno ha più o meno regali, perché tutti sentono il calore della condivisione e della gioia.
Il Natale è questo: un momento per ricordare l’importanza dell’amore, della gentilezza e della famiglia. È il tempo in cui un piccolo gesto, come un sorriso o un abbraccio, può scaldare il cuore e far brillare la magia del Natale dentro di noi.
Dettati di Natale per la classe 4ª
Giochi natalizi
Era la vigilia di Natale, e in casa di Luca tutto era pronto per una serata speciale. L’albero brillava con le sue luci colorate, sul tavolo c’erano biscotti, mandarini e cioccolata calda. Dopo cena, la mamma propose: “Che ne dite di una serata di giochi natalizi?”
Luca e sua sorella Giulia si illuminarono di entusiasmo. Il primo gioco era “Indovina il regalo”: bendati, dovevano toccare i pacchetti sotto l’albero e cercare di indovinare cosa c’era dentro. Giulia scoprì subito che il suo conteneva un libro, mentre Luca, ridendo, pensava che il suo fosse un peluche.
Poi, tutti insieme giocarono a “Tombola di Natale”. Le cartelle erano decorate con immagini natalizie: stelle, renne, e pupazzi di neve. Il nonno era il banditore e si divertiva a inventare buffe filastrocche per ogni numero. Alla fine, Giulia vinse il primo premio: un piccolo pupazzo di Babbo Natale!
Dopo la tombola, arrivò il momento di costruire una torre di biscotti. Chi riusciva a farla più alta senza farla cadere vinceva una fetta di panettone extra. Tra risate e briciole ovunque, fu la nonna a vincere, con una torre perfetta di cinque strati.
La serata si concluse con una caccia al tesoro in casa. Seguendo gli indizi scritti dalla mamma, i bambini trovarono un sacchetto di dolcetti nascosto sotto una coperta rossa. Alla fine, stanchi ma felici, si abbracciarono e augurarono a tutti: “Buon Natale!”
Pattinaggio su ghiaccio
Era una fredda serata di dicembre, e le luci natalizie illuminavano la piccola pista di ghiaccio al centro della città. Le ghirlande dorate e i fiocchi di neve artificiali scintillavano sotto le stelle, creando un’atmosfera magica. Luca e la sua famiglia avevano deciso di trascorrere lì una serata speciale durante le vacanze di Natale.
Appena indossati i pattini, Luca si avvicinò alla pista un po’ esitante. “Forza, vedrai che ti divertirai!” lo incoraggiò sua sorella Chiara, già pronta a scivolare via come un razzo. I primi passi furono incerti, ma presto Luca riuscì a mantenersi in equilibrio, ridendo ogni volta che rischiava di cadere.
Intorno a loro, bambini e adulti pattinavano in cerchio, avvolti in sciarpe e cappelli colorati. La musica di Natale, l’odore del vin brulé e delle caldarroste riempivano l’aria.
A un certo punto, Luca decise di provare una “pattinata veloce”. Si lanciò con entusiasmo, ma finì con un atterraggio spettacolare sul ghiaccio. Tutti risero, lui per primo. “Almeno ho provato!” disse, rialzandosi con l’aiuto di Chiara.
Dopo un’ora di risate e scivoloni, la famiglia si fermò per una pausa. Bevettero cioccolata calda con panna, le mani avvolte intorno alle tazze fumanti, mentre osservavano le luci della pista riflettersi sul ghiaccio.
Quella sera, tra cadute, risate e la magia del Natale, Luca capì che non importa essere perfetti, ma divertirsi insieme a chi si vuole bene. “Torniamo domani?” chiese con un sorriso. E tutti risposero: “Certo!”.
Il Natale dei bisognosi
Era una fredda vigilia di Natale e le strade della città erano piene di luci e decorazioni. Ma non tutti avevano una casa calda o un albero sotto cui trovare regali. Marta lo sapeva bene. Ogni anno, insieme alla sua famiglia, preparava pacchi regalo per i meno fortunati.
Quella sera, Marta e i suoi genitori riempirono le loro borse con coperte, guanti caldi, dolcetti e lettere scritte a mano. “Ogni gesto gentile può scaldare un cuore!” diceva sempre la mamma. Insieme si incamminarono verso il centro della città, dove sapevano che molte persone avrebbero passato la notte all’aperto.
La prima tappa fu sotto un grande albero di Natale in piazza. Un uomo anziano, avvolto in una coperta logora, sedeva su una panchina. Marta gli porse un pacco e disse timidamente: “Buon Natale!” Lui la guardò con occhi lucidi e rispose: “Grazie, piccola. È il regalo più bello che potessi ricevere.”
Proseguirono il loro cammino, distribuendo sorrisi e pacchi a chi ne aveva bisogno. Ogni incontro era speciale: c’era una mamma con un bimbo piccolo, un giovane musicista con una vecchia chitarra e tante altre persone con storie diverse.
Quando tornarono a casa, Marta si sentiva felice e leggera. Quella notte, mentre guardava le stelle dalla sua finestra, volle esprimere un desiderio: che ogni Natale portasse un po’ di calore a chi ne aveva più bisogno.
Dettati di Natale per la classe 5ª
Natale in montagna
Era la vigilia di Natale, e la famiglia di Sara era appena arrivata nella sua baita in montagna. La neve copriva ogni cosa come una soffice coperta bianca, e l’aria era fresca e frizzante. Dentro la baita, il fuoco scoppiettava nel camino, riempiendo la stanza di un piacevole tepore.
Sara e il fratellino Luca iniziarono subito a decorare l’albero con palline, nastri e luci colorate. Fuori, il vento trasportava il suono delle campanelle delle slitte che attraversavano il paese. Il papà preparava una cioccolata calda, mentre la mamma sistemava i regali sotto l’albero.
Dopo cena, tutti uscirono con le torce per una ciaspolata sotto le stelle. Il cielo era limpido e la neve scintillava come diamanti. Giunsero in una piccola piazza dove la gente si era riunita. Lì, intorno a un grande albero di Natale illuminato, iniziarono a cantare insieme canzoni natalizie.
Rientrati in baita, Sara e Luca si sistemarono vicino al camino per ascoltare una fiaba raccontata dalla nonna. Parlava di renne volanti e di un Babbo Natale che visitava anche i luoghi più remoti. Con il suono delle risate ancora nell’aria, i bambini si addormentarono felici.
Il mattino di Natale portò la sorpresa dei regali, ma soprattutto il piacere di essere insieme. La montagna, con il suo silenzio e la sua magia, aveva reso quella festa indimenticabile.
Si addobba l’albero
Era il primo sabato di dicembre, e in casa di Marco era arrivato il momento di decorare l’albero di Natale. La scatola con le decorazioni era già sul pavimento, e tutti erano pronti… o quasi.
“Attenti alle palline di vetro!” avvertì la mamma, mentre il papà cercava di montare l’albero. “Sembra semplice, ma ogni anno è una battaglia!” borbottò, lottando con un ramo ribelle che si rifiutava di stare al suo posto.
Marco e sua sorella Clara iniziarono a tirare fuori gli addobbi, ma bastarono pochi minuti per creare un caos totale. “Clara, quella è la mia stella preferita!” protestò Marco, mentre lei cercava di piazzarla in cima all’albero. “Non puoi arrivarci nemmeno!” rispose lei ridendo, mentre lui tentava di arrampicarsi su uno sgabello traballante.
Improvvisamente, il gatto Piuma fece il suo ingresso trionfale. Con un balzo si arrampicò sull’albero, facendo cadere due palline che rotolarono sotto il divano. “Piuma! Scendi subito!” gridò la mamma, ma il gatto sembrava divertirsi un mondo.
Dopo molte risate e qualche urlo disperato, l’albero iniziò finalmente a prendere forma. Clara però decise di appendere una fila di luci intorno al gatto, che nel frattempo non voleva scendere. “Così anche lui è decorato!” esclamò ridendo.
Quando tutto fu pronto, il papà accese le luci. L’albero brillava, e il gatto brillava con lui. “Non sarà perfetto,” disse la mamma, “ma è senza dubbio il nostro albero più divertente di sempre!”
E tutti risero, promettendosi che l’anno prossimo sarebbe stato meno caotico… anche se sapevano già che sarebbe stato impossibile.
Il Natale è…
Ogni anno, il Natale arriva avvolto in un vortice di luci scintillanti, regali colorati e dolci profumi. Ma al di là delle decorazioni e dei festeggiamenti, qual è il vero significato di questa festa? Forse è proprio una bambina, seduta accanto al camino, che ce lo può spiegare. Con gli occhi lucidi, guarda il presepe e immagina la stalla di Betlemme.
Capisce che il Natale non è solo un momento per ricevere doni, ma per donare amore e attenzione agli altri. Ricorda le parole della sua maestra: “Gesù è nato per mostrarci quanto siamo importanti e per insegnarci a essere buoni e generosi”.
E così, mentre la neve cade dolcemente fuori dalla finestra, la bambina decide di scrivere un biglietto al suo amico ammalato, promettendogli di fargli visita appena starà meglio. In quel momento, capisce che il vero spirito del Natale risiede nel cuore delle persone e che il regalo più bello è quello fatto con amore.
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